Il Castello di Poppi svetta imponente sulla valle del Casentino, un territorio ricco di foreste, castelli medievali, luoghi di fede e borghi deliziosi.
Il Castello di Poppi è il fulcro dell’omonimo borgo. Maestoso e fiero domina il paese e la vallata. Sono in provincia di Arezzo, una zona che offre molti luoghi di interesse storico e panorami davvero particolari.
Dal centro abitato di Poppi, via Conti Guidi mi conduce fino al maniero. Il viale lastricato si impreziosisce di fioriere con bellissimi gerani rossi, e lì, accanto al castello, il busto di bronzo di Dante Alighieri. A ricordo del forte legame tra il Poeta e questo luogo.

Si dice che proprio qui, mentre si trovava ospite del Conte Guido Simone da Battifolle nel 1310, Dante compose il XXXIII Canto dell’Inferno.
Un po’ di storia.
Le origini del castello risalgono al periodo tra la fine del XII e gli inizi del XIV secolo. Lo fecero costruire i conti Guidi, la più grande famiglia feudale del Casentino, che abitò questo maniero per quasi quattro secoli.
La vista d’insieme è suggestiva. L’edificio è molto ben conservato. Da sempre utilizzato come sede del potere politico o amministrativo, infatti, è stato oggetto di una manutenzione continua, a differenza di altri castelli coevi della stessa zona.
La torre quadrata che svetta dall’insieme costituisce il nucleo originario del castello, ma il suo aspetto originale non è quello che possiamo ammirare oggi. Fu infatti danneggiata pesantemente a causa della caduta di un fulmine, e nell’ottocento fu trasformata in torre campanaria con importanti interventi di restauro.
La visita.
Accedo al castello tramite un piccolo ponte su un fossato. Prima di entrare lo sguardo va al grande bassorilievo raffigurante un leone che sorveglia l’ingresso.

La vista della corte interna è straordinaria. Soprattutto rimango colpita dalla bellissima scala, un’opera realizzata su progetto di Jacopo di Baldassarre Turriani. Perfettamente in armonia con l’ambiente, offre allo sguardo un bel gioco di linee.
Dal ballatoio dell’ala residenziale si accede alla cappella dei Conti Guidi, una delle parti più belle dell’intero castello.
E’ coperta da una volta a crociera, e le quattro vele ospitano gli affreschi di Taddeo Gaddi (allievo di Giotto) datati tra il 1330 e la prima metà del XIV secolo.
Castello di Poppi, la cappella dei Conti Guidi
Al primo piano si trova il Salone delle Feste, simbolo di potenza economica e politica, i Conti Guidi lo utilizzavano per i loro banchetti.

Le grandi finestre a bifora danno luce a questo salone, ed esaltano i colori delle pitture e i ricchi decori dei soffitti. Bellissimi i decori geometrici che rivestono le pareti di questa stanza, sono sempre stata attratta dai pattern, mi trasmettono un senso di ordine.
Anche oggi prosegue l’importante ruolo di questo bellissimo ambiente, che ospita le sedute del Consiglio Comunale e importanti convegni.
Vi ho già raccontato del bellissimo contesto naturale che fa da cornice al Castello?
Salendo sulla torre campanaria vi renderete conto di quanto ciò sia vero. La salita è faticosa, dovrete affrontare 104 scalini, ma sarete ampiamente ricompensati. La vista è spettacolare.

Il vero gioiello del Castello di Poppi è la Biblioteca Rilliana, della quale si possono visitare solamente tre delle cinque sale. Un vero peccato che non sia possibile fare foto, perchè è davvero un luogo incredibile. Vi sono custoditi circa 25.000 libri, tra cui 150 manoscritti medievali, e libri risalenti al XV secolo, oltre a una grande quantità di bibbie.
Il nome della biblioteca deriva dal Conte Fabrizio Rilli Orsini che nel suo testamento scrisse di voler lasciare il suo immenso patrimonio librario, volumi dal XII al XVIII secolo, alla comunità di Poppi.
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Consigli utili per visitare il Castello di Poppi.
Se avete intenzione di programmare una visita al castello di Poppi vi consiglio di informarvi in anticipo sugli orari di visita.
Nel Casentino potreste visitare anche il Santuario La Verna, immerso tra le foreste secolari, è un meraviglioso luogo storico e religioso caro a San Francesco d’Assisi.
L’ho raccontato qui.