Dieci anni fa nasceva Polvere&Gloria.
L’idea fu di Andrea Leggieri che, rimasto affascinato dalla grande manifestazione ciclistica firmata Giancarlo Brocci, che dal 1997 richiama 7000 ciclisti ogni anno, pensò di declinarla in versione motociclistica.

Un giorno, su una rivista di ciclismo, leggo di questa “Eroica”: un incontro di bici d’epoca su un bel percorso di strada bianche…
(Sulle strade della Eroica in Moto – Andrea Leggieri)
Siamo in Toscana.
Una delle regioni italiane più famose al mondo. I suoi paesaggi sono la meta preferita di coloro che amano la tranquillità, un ottimo cibo e l’eccellente vino che da queste parti è protagonista indiscusso.


L’Eroica è un “percorso permanente” aperto a tutti, che si sviluppa in provincia di Siena. In qualsiasi stagione dell’anno ci si può immergere nella coinvolgente esperienza di un viaggio sulle strade bianche del Chianti.
Ma condividere l’avventura con centinaia di altri appassionati è tutt’altra cosa, e infatti molti degli Eroici tornano ogni anno per partecipare a questo evento, diventato ormai un grande classico.
Il decimo anno di Polvere&Gloria.
Per festeggiare il decimo anno è previsto uno speciale prologo il venerdì pomeriggio. Appuntamento a Castelfiorentino, in provincia di Firenze, per visitare l’officina Peruzzi Moto, un luogo dove passione e professionalità hanno dato luogo ad una collezione/museo che racconta un pezzo di storia motociclistica.
Trovo ad aspettare me e gli altri l’Eroico Alessandro Bellucci, che ci racconta di questo luogo con grande entusiasmo.
Prologo del venerdì.
Il capostipite è Marcello Peruzzi, padre di Fausto ed Alberto. Ancora prima di Marcello i Peruzzi cominciarono con le biciclette, poi stanchi di faticare (proprio così) si sono buttati sulle moto.
Il primo marchio che hanno trattato è stato Ducati, per poi proseguire con BMW. Nell’officina si eseguono restauri, allestimenti special e preparazione per competizioni.



Tutto da Peruzzi Moto riporta all’amore per il mondo delle moto.
Pettorine, coppe e trofei, collezione di vecchie riviste e soprattutto moto. BMW e Ducati. E poi motori smontati, cimeli e foto storiche. Davvero un luogo da non perdere per gli appassionati. Il modo ideale per entrare in modalità “passione” ancor prima di arrivare sotto il Gallo Nero a Gaiole in Chianti.
L’accoglienza.
Quando arrivo già trovo i primi partecipanti. Al check in c’è la consegna delle buste con il materiale, sopra c’è scritto “Contiene Emozioni”.
La tabella portanumero e la pettorina quest’anno sono color arcobaleno. I colori dell’accoglienza e dell’inclusione, i valori che fanno di Polvere&Gloria un evento dal cuore grande.


Si parte da Gaiole in Chianti, un paese di 2.500 abitanti, la patria dell’Eroica. Gli abitanti partecipano con entusiasmo a questa manifestazione, ospitando con calore il popolo di centinaia di motociclisti che per un weekend invade le strade del loro borgo portando sorrisi allegria e una sana confusione.
Quest’anno ho partecipato con la mia MotoGuzzi V85TT equipaggiata con pneumatici Mitas E07, nelle valigie la mia Nikon e nel casco tanta voglia di emozioni.
Ad uno ad uno si passa sotto l’arco. Una bella sbandierata, una foto, e comincia l’avventura.

Mi aspettano oltre 200 chilometri, ma ho tutta la giornata davanti, e l’intenzione è quella di godermela fino in fondo.
Il percorso, a forma di otto, è per metà su strade bianche e per metà su asfalto. Un “fuoristrada gentile” come ama definirlo Andrea Leggieri, immerso tra i panorami più suggestivi della Toscana.
Le righe ordinate di cipressi che portano ai casolari, le crete senesi, i filari delle vigne che accompagnano i motociclisti.
Polvere&Gloria 2022.
Fin dai primi chilometri si viene catapultati in un’atmosfera magica. Il Castello di Brolio con i suoi giardini e la vasta vigna che lo circonda dà il benvenuto ai gruppetti di pettorine color arcobaleno.
Il castello ha origini medievali e troneggia al centro dei terreni dell’azienda Ricasoli, la più estesa della zona del Chianti Classico.

Prima sosta al grande leccio, simbolo dell’Eroica.
Quasi un rito propiziatorio. Fermo la Guzzi sotto la grande chioma e scatto una foto.
Uno ad uno si fermano anche i miei compagni di viaggio, siamo partiti da poco ma siamo già in un’altra dimensione.

Polvere&Gloria è sinonimo di emozioni, e la parola chiave è condivisione. Non ci sono fenomeni, non c’è competizione, l’unico obiettivo è godersi l’atmosfera e i panorami.
Chi viene con i figli, tanti partecipano in coppia, e la maggior parte sono gruppi di amici.
E’ uno di quegli eventi dove puoi anche arrivare da solo, con la certezza di trovare compagni di viaggio. Si è sempre accolti con calore, e alla fine ci si sente davvero Eroici, se non altro per la polvere che si mangia.
Il gruppo più numeroso.
Quest’anno è stato quello di Giuliano che quest’anno ha vinto su tutti per simpatia.
Un gruppo di undici centauri sordi provenienti dal nord e dal centro Italia che mi hanno colpito per i loro sorrisi contagiosi.

Giulio ci ha portati a Polvere&Gloria. Siamo molto contenti e soddisfatti per il bellissimo percorso, ci siamo divertiti tanto per i colori e le strade.
Asfalto, sterrati, curve larghe e strette, salite e discese. Con i panorami delle colline toscane e i filari.
Dopo il traguardo tanti abbracci e una buonissima cena di cucina toscana.
Una giornata indimenticabile per me e i miei amici e un bellissimo grazie agli organizzatori e allo staff.
A Radi c’è il primo ristoro. Timbro della tappa e crostata con caffè. Sono già coperta di polvere, non oso immaginare quanta ne avrò addosso a fine giornata, ma fa parte del gioco. Un gran bel gioco!


Si riparte. Direzione Montalcino.
La primavera è la stagione ideale per immergersi nei paesaggi e nelle bellezze delle Terre di Siena. Il giallo delle ginestre e il rosso dei papaveri contrastano col bianco delle strade e dipingono un quadro con gli stessi colori della mia moto. Mi sento parte di tanta bellezza.
Ognuno con il suo passo, lo sguardo che vaga intorno per non perdersi nessun particolare, e il cuore pieno di passione. Questi luoghi custodiscono storie tradizioni e profumi che ti entrano dentro e che fanno di questo percorso qualcosa di unico.
In tarda mattinata siamo a Montalcino, dove è prevista una seconda sosta. Il piazzale a noi riservato è proprio di fronte all’imponente fortezza.
La Fortezza di Montalcino è una delle bellezze della Val d’Orcia che merita una visita.
Fu costruita intorno al 1300 inglobando le antiche mura cittadine. Nacque come castello di difesa militare, con la tipica pianta pentagonale circondata da torri a tutti gli angoli, mura dotate di camminamenti che originariamente servivano per la ronda e buona parte della merlatura ancora visibile.


Inizia a fare caldo.
M’incammino tra i vicoli del grazioso centro storico verso la gelateria WhyNot? dove ci aspetta un Eroico Gelato. Un perfetto mix di mascarpone nutella e fiordilatte, inventato appositamente per gli eroici, ciclisti e motociclisti.
Quattro chiacchiere con i compagni di strada, timbro sul passaporto di Polvere&Gloria e via a riprendere la mia moto.
Mi piace vederla tutta impolverata, anche lei si sta divertendo un mondo, e non potrebbe essere altrimenti, è il suo habitat naturale dopotutto.
Le strade bianche raccontano la storia di questo territorio, di un tempo in cui ancora l’asfalto non aveva invaso la natura, dove le normali attività contadine si svolgevano a ritmi lenti, quegli stessi ritmi con cui adoro percorrere ogni anno questo tracciato.



Montalcino è la tappa più bassa del percorso.
Guido in direzione nord, per risalire verso Asciano. Il tratto di strada che sto affrontando mi regala scorci da cartolina. Questa è la parte che preferisco.
Sono nel cuore delle Crete Senesi e mi fermo per ammirare in silenzio tanta meraviglia. Il paesaggio è surreale, le dune di creta lo rendono quasi lunare, uno spettacolo che mi stupisce tutte le volte come fossero la prima.
Poco prima della terza tappa nel borgo di Asciano percorro il tratto un pochino più impegnativo (se paragonato allo standard di tutto il tracciato). Il fondo si fa più sassoso, e la strada un po’ più stretta. In compenso il panorama è magnifico.
Asciano è un bellissimo borgo medievale, famoso come “il paese del garbo” che in dialetto toscano significa “gentilezza”. La location ideale quindi per ospitare la terza tappa ristoro per il popolo degli Eroici.

Il ristoro ad Asciano.
Lungo il viale principale del borgo ci attende la Botteghina di Luisa, con le sue eccellenze toscane, e l’arredamento che richiama i ricordi dell’antica locanda. Un Eroico panino per i motociclisti affamati e anche qui timbro sul passaporto.
Fa caldo. E’ una primavera dalle temperature molto alte questa, per fortuna c’è un pochino di vento che porta sollievo. Alcuni di noi si siedono in distesa, altri cercano riparo all’ombra degli antichi palazzi.
Ci raccontiamo le sensazioni e approfittiamo per condividere ciò che abbiamo visto lungo il percorso. Ognuno legge la propria felicità nel volto dell’altro, difficile raccontare a parole le emozioni provate. Bisogna esserci per capire.
Indugio un po’, starei a chiacchierare per ore, ma poi mi dirigo ciondolante a riprendere la moto, gli stivali in effetti non sono molto confortevoli per passeggiare.

Salita del Monte Sante Marie.
Dopo essermi rimessa sul percorso incontro la salita del Monte Sante Marie, l’unica un po’ più ripida, ma davvero l’Eroica si può percorrere con qualsiasi veicolo.
Tra i partecipanti quest’anno ci sono anche due sidecar e un quad, lungo la strada ho visto parecchie Vespe, senza contare i numerosi ciclisti.
Sull’ultimo tratto, quello che mi sta riportando verso Gaiole in Chianti, mi fermo all’altezza di Pievasciata, un piccolo borgo circondato da arte. Nei suoi immediati dintorni si trovano nove sculture d’arte contemporanea e installazioni davvero interessanti, tra cui le due cabine telefoniche in stile londinese dove mi fermo per una pausa e qualche scatto.
C’è un po’ di fresco all’ombra, ne approfitto, intanto vedo sfilare tante pettorine color arcobaleno.

Prossima tappa è a Radda in Chianti, il borgo delle vigne.
E’ proprio qui che ha sede il Consorzio del Chianti Classico, fondato nel 1924. Radda è un piccolo borgo in provincia di Siena a un’ora da Firenze, una piccola perla incastonata in quel gioiello che è il paesaggio del Chianti.
L’appuntamento per il ristoro è alla Pasticceria Gelateria Sampoli & Lapis, dove faccio timbrare il passaporto e mi viene consegnato un assaggio di cioccolato con nocciole artigianale.
Quello che ci vuole per ricaricare le energie in vista del tratto finale.
L’arrivo a Gaiole.
Passo sotto l’arco dell’arrivo completamente impolverata ma enormemente felice. Col passaporto alla mano vado a ritirare il fiasco di Chianti e la maglietta. Intorno a me motociclisti che si abbracciano, che si scattano foto, e si godono il meritato brindisi.



Un’edizione straordinaria quella del decennale dalla nascita di Polvere&Gloria, che l’Eroico Fabio Temporini descrive così:
C’è un ragazzo garbato e gentilissimo che silenziosamente si accoda perché è alla sua prima volta sulle strade dell’Eroica.
C’è la coppia romana alla quale mi accodo io perchè hanno un ritmo perfetto e non smettono mai di parlare e gesticolare tra di loro e fanno allegria (all’arrivo scatta la foto con risate).
C’è anche un po’ di malinconia condivisa quando ti fermi a Lucignano per salutare la signora della trattoria e scopri che da poco è andata a preparare panini in cielo (senza furia, naturalmente).
C’è l’amico che non ha letto il programma e naturalmente a Pianella sbaglia strada.
Ma soprattutto ci sono sorrisi, in quantità che rischiavi di dimenticare e una terra che ogni volta ti stupisce.
Poi ti chiedono: “Ma vai a fare L’Eroica un’altra volta?” “Vedi un po’…..”
La cena al campo sportivo.
La sera un enorme girarrosto attende tutti gli Eroici al campo sportivo di Gaiole, dove è stato allestito lo spazio per una grande cena tutti insieme.


Cibo tipico toscano cucinato al momento e accompagnato da ottimo vino locale. Il modo ideale per concludere questa edizione di Polvere&Gloria e scambiarci un arrivederci al prossimo anno.
Dove dorme il vero Eroico?
Durante i giorni della manifestazione sono stata ospitata dal Paradiso in Chianti, un piccolo albergo in centro a Gaiole, proprio sopra al Gallo Nero.
Una piccola struttura con poche stanze in cui vivere appieno l’atmosfera dell’Eroica. Comodissimo per chi volesse percorrere il tracciato, volendo anche in bici, infatti è possibile noleggiarle a pochi metri di distanza.


Per i più avventurosi è a disposizione, presso il campo sportivo di Gaiole in Chianti, un’area per le tende da campeggio, con la possibilità di utilizzare i servizi delle palestre.
Gallery fotografica.
Le foto di questo articolo sono mie, di Antonio Cinotti.
Questo articolo è stato pubblicato sulla testata francese RoadTrip n° 74 anno 2022.
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