Dozza si trova in provincia di Bologna, ma molto vicino a Imola. E’ tra i borghi più belli d’Italia e, aggiungo, tra i più particolari.
Il Borgo di Dozza è meta di moltissimi turisti, la sua particolarità sono i dipinti realizzati sulle facciate delle abitazioni. A spasso lungo le vie del piccolo centro è come visitare una galleria d’arte a cielo aperto.

I vicoli sono abbastanza stretti, dopotutto è un paese di origine medievale, e probabilmente avere un grandangolo spinto mi avrebbe aiutata nell’impresa di riuscire a fotografare più opere.
Il caso ha però voluto che io avessi montato sulla mia macchina fotografica un modesto 50mm f1.8. L’obiettivo basico per eccellenza che, con soli 100 euro, permette di ottenere immagini dignitosissime.
Quindi sono stata io stessa lo zoom, due passi indietro, la schiena poggiata sulla facciata di fronte, e click. Porzioni, particolari e strane prospettive. Ma è stato divertente mettermi alla prova.
La mia passeggiata fotografica.
I muri come tele.
I dipinti lungo le vie del borgo sono opere di artisti di tutto il mondo, ognuna con una storia dietro, ma tutti in armonia con il paesaggio urbano, del quale sono parte integrante. Sovrastano un arco, completano una finestra o decorano una volta rendendo una semplice passeggiata una sorpresa continua.
Qui le origini medievali coesistono con la modernità dei murales, dando luogo ad una insolita ma interessantissima sovrapposizione di stili e colori. Sensazione di stupore amplificata alla vista della Rocca, che sorge proprio in cima al Borgo, alla fine delle due vie principali.

Avevo molto sentito parlare di questo sorprendente borgo e dei suoi muri colorati, ma non sapevo ci fosse anche una bellissima Rocca. Una vera sorpresa.
La Rocca mediavale.
Merita sicuramente una visita. Gli interni sono in ottimo stato di manutenzione, si possono vedere le stanze, le prigioni, la cucina oppure salire fin sopra la torre e godere di un bel panorama sul centro e sulle campagne circostanti. Il cortile interno ospita spesso delle mostre temporanee mentre, nei sotterranei, c’è l’Enoteca Regionale Emilia Romagna.
L’atmosfera nella cucina è stata ricreata in modo egregio, pentole di rame, utensili dell’epoca e credenze in legno. Lungo i muri delle prigioni sono tuttora visibili dei graffiti fatti dai prigionieri durante la reclusione. C’è anche una cappella privata e, nelle varie stanze, alcuni dipinti e notevoli camini.
La Biennale.
Ogni due anni si svolge a Dozza la Biennale del Muro Dipinto, un evento che si rinnova di volta in volta su delle tematiche differenti e che vede la partecipazione di artisti di fama internazionale.
Per informazioni storiche e turistiche o relative agli eventi che si svolgono a Dozza, si può consultare il sito della Fondazione Dozza Città d’Arte.