La Fortezza di Verrucole spicca tra i boschi dell’Alta Garfagnana. Domina il borgo omonimo, maestosa e fiera delle sue origini medievali.
La provincia è quella di Lucca. Il territorio della Garfagnana è caratterizzato da una natura fitta e rigogliosa abitata da una fauna variegata. Di tanto in tanto spicca qua e là qualche paesino arroccato sui pendii. E la Fortezza di Verrucole è lì, in alto, a raccontare la sua storia.

Dal paese un viale acciottolato conduce, in una decina di minuti, direttamente al castello. Lungo il cammino lo spettacolo sulle vallate circostanti è bellissimo, e ogni pochi passi lascio che lo sguardo vaghi intorno per bearsi del panorama.
Un po’ di storia.
In origine, tra X° e XIII° secolo, dove oggi sorge la fortezza, esisteva solo una torre. Una torretta grande come un campanile, o poco più. Dentro solo una scala che arrivava nella parte alta e, interrata, la cisterna dell’acqua. Tutto qui.
All’esterno c’erano palizzate di legno con qualche capanna per la custodia dei cavalli, le guarnigioni e quant’altro. Il tutto aveva la conformazione di un fortino, più che di un castello. Diciamo un insediamento.
Arrivò poi la famiglia Gherardinghi, con il suo fondatore di nome Gherardo, di origini longobarde, che iniziò controllare la strada sottostante e si ingrandì fino a diventare la potente famiglia nobiliare che governò in Garfagnana per un periodo di circa tre secoli.
I Gherardinghi costruirono il mastio, zona da cui comincia la visita guidata della fortezza. Rasero al suolo la torre presistente, i cui resti sono visibili all’ingresso. E fu un’opera grandiosa.

La torre ottagonale nel 1200 era molto rara, non unica, ma singolare. Erano edificate dai filotedeschi, come nel caso di quella a Castel del Monta, in Puglia. In quel caso si tratta di un ottagono perfetto, l’ottagono di Verrucole era un po’ più approssimativo, ma comunque all’avanguardia per l’epoca.
Bisogna pensare che a Verrucole, il paesino ai piedi della fortezza, allora risultavano esserci 8.200 abitanti. Contro i circa 50 attuali. Quindi la fortezza militare, e l’esercito di 1200 soldati, ebbero un ruolo rilevante nella storia e nelle battaglie di quei tempi.
La visita alla Fortezza di Verrucole.
La visita al castello si svolge in abiti medievali ed è condotta in modo da coinvolgere i presenti. Viene raccontata la storia della fortezza e anche gli usi e i costumi dell’epoca.
Ad esempio uno dei grandi lussi di questo posto era l’acqua in casa. Nel XIII secolo era una cosa da gran signori. Come anche la presenza di un forno, non era da tutti.

E’ sempre molto interessante ripercorrere epoche lontanissime attraverso l’osservazione degli strumenti usati nella vita quotidiana. Molti simili a quelli che utilizziamo tutt’ora, altri scomparsi. Ma alcuni modi di dire e consuetudini scopro che provengono da tempi molto remoti. E tutto ciò rende molto piacevole la visita.
Ripercorriamo camminando tra le stanze la vita qui nella fortezza: la stanza da letto, la lavanderia. Si tratta ovviamente di ambientazioni ricreate, ma c’è una bella atmosfera, e anche i visitatori più piccoli partecipano attivamente. La guida coinvolge tutti e utilizza un linguaggio molto semplice.
Non manca ovviamente la parte dedicata ad armi, armature e araldica, con l’illustrazione di come gli elmi, gli scudi, la vestizione dei soldati, le tecniche di guerra e i materiali utilizzati per combattere, si siano evoluti nel tempo.
Nella parte alta del mastio c’è un grande spazio espositivo, un’area didattico museale dove vengono accolti i gruppi in visita e vengono realizzate attività anche per le scuole. Per gli amanti dei souvenir è possibile fare shopping.

La mia attenzione non poteva che soffermarsi su un espositore zeppo di bottigliette piene di polveri colorate. Scopro poi, grazie alla guida, che si tratta di coloranti naturali. Alcuni andati in disuso, ma molti tuttora utilizzati per tingere tessuti, o anche come coloranti alimentari.
Prima di uscire torno ad affacciarmi alle finestre della torre, da cui si ammira un panorama magnifico. Complice un meraviglioso cielo blu decorato da candide nuvole bianche.

Il lancio con la catapulta ha concluso più che degnamente la visita.
Per informazioni relative alle modalità di visita è possibile consultare il sito ufficiale della Fortezza di Verrucole.
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