IL CASTELLO DI BARDI E IL FANTASMA DI MOROELLO

L’imponente Castello di Bardi, in Provincia di Parma, sorge strategicamente su uno scoglio di diaspro rosso, a ridosso dell’omonimo paese. Fu proprio questa fortezza che fece da sfondo alla leggenda di Soleste e Moroello.

Il Castello di Bardi domina le vallate dei torrenti Ceno e Noveglia, e dalle sue torri offre ai visitatori uno spettacolo magnifico.

Il panorama dal Castello di Bardi sulle vallate del Ceno e del Noveglia.
Il panorama dal Castello di Bardi.

E’ fra i castelli meglio conservati tra quelli del Ducato di Parma e Piacenza, ed emana un fascino tutto particolare: un bellissimo esempio di architettura militare.

Ma non c’è castello senza la sua leggenda, e questo maniero fece da cornice alle vicende di Soleste e Moroello.

La leggenda del Castello di Bardi.

Siamo sul finire del Quattrocento.

Soleste era la figlia sedicenne del castellano, che l’aveva promessa in sposa ad un feudatario vicino, un matrimonio che avrebbe portato nuove terre ed una solida alleanza.

Moroello era il comandante delle truppe. Innamorato di Soleste, ricambiato. Un amore impossibile e contrastato per l’appartenenza a diverse classi sociali.

Moroello partì per una spedizione di guerra, cercando di guadagnare onore, e la mano della sua amata. Ogni giorno Soleste, dal mastio della fortezza, spaziando con lo sguardo sulle ampie terre, sperava di scorgere il suo Moroello di ritorno dalla guerra.

Un giorno accadde qualcosa.

Vide avvicinarsi uomini a cavallo. Impossibile distinguere da lontano colori e stemmi. Solo quando furono alla confluenza fra il Ceno e il Noveglia, Soleste nota i colori del nemico. Moroello è stato sconfitto.

Per Soleste fu troppo, e si gettò dal mastio.

In realtà il cavaliere Moroello vinse la sua battaglia, ma tornò indossando come trofeo le insegne del nemico. Venne a sapere della morte di Soleste e non resse al dolore. Si suicidò a sua volta.

Un po’ di storia.

La presenza della Fortezza di Bardi, conosciuta anche come Castello Landi, risale all’inizio dell’XI secolo, con i vari proprietari che ristrutturarono e modificarono la struttura nel tempo.

Nel X secolo, il vescovo piacentino Everardo si rifugiò qui per difendersi dall’attacco degli Ungari; nella seconda metà del 1300 il ghibellino Ubertino Landi, piacentino, ne fece un centro di potere per la sua famiglia.

I Landi possederono il castello per oltre quattrocento anni, la famiglia Farnese subentrò poi fino alla fine del 1600; seguita, qualche decennio dopo, dai Borbone di Parma.

Suggestioni tra le mura della fortezza.

Se da fuori la vista è potente, all’interno si respira un’atmosfera davvero magica. Si avverte la presenza della giovane Soleste che vaga nel castello in attesa del suo amato.

Sono stati diversi i medium che, camminando tra le diverse stanze del castello, e tenuti all’oscuro della leggenda dei due innamorati, hanno detto di aver provato un sentimento di malinconia avvicinandosi al mastio o di aver avvertito una donna vagare sofferente.

Durante alcune ricerche condotte da équipe di parapsicologi, sono state raccolte anche prove audio: in un’occasione, ad esempio, tutti quelli che erano nel patio dicevano di sentire il rullo di tamburi, seppure non si stessero svolgendo festival o manifestazioni.

Vi sentite cacciatori di fantasmi? Ottimo motivo per partecipare ad una visita guidata notturna all’interno della fortezza. Davvero suggestiva.

Visita del Castello di Bardi.

Ci sono castelli di cui colpiscono gli allestimenti, altri che spiccano per l’architettura, e altri ancora per la posizione privilegiata. Qui a Bardi ho trovato un mix perfetto di tutti questi elementi.

Gli ambienti del castello sono stati allestiti in modo da far vivere al visitatore un breve viaggio nella storia. Non amo molto le stanze dove vengono esposti gli attrezzi da tortura, mi piacciono le parti più romantiche.

In particolare mi appassiona molto osservare e fotografare gli utensili da cucina, gli attrezzi dei contadini, e tutto ciò che afferisce alla vita di tutti i giorni. Mi piace immaginare la vita dell’epoca, doveva essere lenta e faticosa, ma assolutamente affascinante, scandita solamente dalla luce del sole e dall’avvicendarsi delle stagioni.

Salgo con una stretta scaletta fino ai camminamenti di ronda. Sono lunghi centinaia di metri e rappresentano uno degli elementi architettonici più importanti della struttura difensiva.

Sembra di avvertire ancora i passi delle sentinelle che li percorrevano ininterrottamente, con i loro sguardi che sondavano il panorama per intercettare eventuali attacchi nemici.

Nel Castello di Bardi tra camminamenti di ronda, panorami e stanze allestite con strumenti della civiltà antica.
Camminamenti di ronda del Castello di Bardi PR

Attraverso stanze, prigioni e camminamenti giungo alla piazza d’armi, la parte centrale della fortezza, con la torre dell’orologio. All’interno di questa area trovavano posto le guardie e i pezzi di artiglieria in luogo di difesa.

Piazza d'armi del Castello di Bardi con la torre dell'orologio.
Piazza d’armi del Castello di Bardi PR

La visita al Castello è un viaggio nel tempo, nella natura, e nel mistero.

Leggende, panorami e cultura del passato si intrecciano. Uscita da qui, e catapultata di nuovo nel mondo reale, ho provato un po’ di nostalgia. Una sensazione che non provo spesso.

Consigli utili.

Se vi è piaciuto il mio racconto, e volete visitare la Fortezza di Bardi, troverete qui tutti i dettagli per programmarla.

Anche voi siete appassionati di castelli? Allora vi consiglio di leggere gli altri miei articoli in cui ne parlo.

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