SULLE TRACCE DI MATILDE DI CANOSSA IN MOTO

Un itinerario sulle tracce di Matilde di Canossa in moto, tante curve, foto a non finire e un susseguirsi di panorami emozionanti.

E’ da un po’ che ho in testa di ripercorrere le tracce di Matilde di Canossa in moto. Una grande donna, combattiva ma guidata da una profonda fede cristiana, capace di influenzare la politica italiana del Medioevo.

Le vicende di Matilde di Canossa, personaggio di estremo rilievo per la storia italiana tra il XI e XII secolo, hanno avuto come sfondo i territori che oggi sono ricollocabili tra Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana.

Lo farò a modo mio, su due ruote, attraverso strade più belle e andando alla scoperta dei luoghi che ne ricordano il passaggio. Tra castelli, rocche, pievi e abbazie. Nel territorio dell’Appennino Reggiano, ma anche sconfinando nelle provincie di Parma e Modena. Così, un po’ a caso, in perfetto stile “motogrovigli”.


Molte delle gesta di Matilde di Canossa sono state tramandate solo oralmente ma del suo passaggio rimangono molte tracce. Ad esempio furono molti gli artisti e i poeti che celebrarono l’episodio del pentimento dell’Imperatore Enrico IV, che nel gennaio del 1077 si recò a Canossa a implorare il perdono di Papa Gregorio VII.

Proprio dal Castello di Canossa comincia questo itinerario, tra i luoghi di Matilde, ma anche passando per borghi, chiese e posti che mi sono rimasti nel cuore e che con la contessa, forse, hanno poco a che fare.

Il fascino che Matilde di Canossa esercita su di me è notevole, deve essere stata una vera e propria rivoluzionaria, sebbene guidata sempre da una profonda fede. La Pieve di Sasso, ad esempio, fece da sfondo ad una delle numerose leggende matildiche che ci raccontano di lei. 

I territori che sto esplorando in moto sono disseminati di possedimenti che furono della famiglia dei Canossa, come la Pieve di Beleo, nel comune di Casina. Un grazioso oratorio di origini romaniche in un bel contesto naturale. Importante luogo di memoria dedicato agli Alpini caduti in tutte le guerre.

Durante la mia esplorazione di luoghi matildici scopro che esiste una strada che la Contessa percorreva per raggiungere la Toscana: la Via Bibulca. Fu chiamata così dai romani, che la realizzarono, in quanto la sua larghezza consentiva solo il passaggio di una “coppia di buoi”. Questa via vide il suo periodo di massima importanza nell’XI secolo, a seguito della realizzazione dell’Abbazia di Frassinoro od opera di Beatrice, madre di Matilde.

Proprio lungo la via Bibulca si trova la Pieve di Toano, un raro esempio di architettura romanico-lombarda del territorio reggiano. La strada per arrivarci poi offre un bellissimo panorama, belle curve e non è mai trafficata.
 

Nel comune matildico di Quattro Castella, il Castello di Bianello merita sicuramente una visita.

Ricco di storia e opere artistiche, fu dimora della Contessa per un periodo di tempo, e vi ospitò gli imperatori Enrico IV ed Enrico V. La sua posizione privilegiata permette di ammirare dalla terrazza antistante l’ingresso, una splendida vista sulla pianura sottostante.

Dell’antico castello medievale non rimangono che pochi particolari inglobati nella facciata, ma quello che cercavo si trova nella stanza che fu la camera da letto di Matilde di Canossa.

Eccolo. E’ il ritratto La Donna con il Melograno. Ve ne parlo qui.


Fuori dai confini dell’Emilia-Romagna.

Fin dai tempi di Tedaldo, nonno di Matilde, il dominio dei Canossa comprendeva già il territorio mantovano. Ed è proprio in provincia di Mantova che, a San Benedetto Po, si trova l’Abbazia di San Benedetto in Polirone. L’Abbazia, fu un significativo centro spirituale e arriva a noi dopo una storia millenaria, arricchita dagli stili architettonici che nel corso dei secoli si sono succeduti.

Si può raggiungere percorrendo le suggestive strade, su asfalto e su sterrato, che costeggiano le rive del Po. Il fiume, la golena e gli edifici della bonifica che si incontrano formano un paesaggio particolare e affascinante, che vale la pena godersi in tutta calma.

La basilica merita assolutamente di essere visitata. Tra tutte le bellezze che troverete all’interno ci sarà anche il mosaico pavimentale nell’oratorio di Santa Maria, risalente all’impianto originario romanico, e il monumento funebre di Matilde di Canossa. Infatti è qui che la grancontessa fu sepolta nel 1115. 

Questo non è un post definitivo. Sarà mia cura aggiornarlo mano a mano che continuerò il mio viaggio tra i luoghi di Matilde di Canossa.

Mi piace l’idea che cresca con calma e si arricchisca con nuove scoperte nel tempo. Senza fretta.


L’itinerario con i posti da me esplorati lo trovate qui sotto. La mappa per ora non comprende i luoghi al di fuori della regione Emilia-Romagna.