Ho sempre scritto e fotografato di viaggi in moto. Facile. Non devo far altro che mettere insieme queste mie tre passioni, ed il gioco è fatto.
Ma l’istinto mi porta sempre a esplorare nuove opportunità, e quando mi imbatto in progetti che riflettono i miei valori, non resisto. Mi lascio travolgere.
Sono bastate due parole: “network” e “costruttivo”. Fare rete e costruire. Non suona divinamente?
Il Constructive Network è una rete di professionisti che condivide un modo di comunicare in cui il lettore è al centro. Senza la ricerca di facile consenso o popolarità fondata sul sensazionalismo. Un giornalismo costruttivo lento e accurato, che osserva la realtà e offre nuove chiavi di lettura e spunti di riflessione che possano, pur nei loro limiti, essere di ispirazione a chi legge.
Ma come posso inserirmi in un disegno così ambizioso?
“Buttati” mi sono detta “E poi datti tempo e assapora il percorso”.
I progetti ambiziosi non tengono conto del fattore tempo. Vanno coltivati ogni giorno. E bisogna mettere in conto qualche ostacolo. Ma con una visione orientata al successo.
Ed eccomi qui, sull’altalena. Sempre in bilico tra la paura di non essere all’altezza e la convinzione di potercela fare. Nel frattempo mi godo il vento della passione che si respira nel Constructive Network.
Penso. Studio, leggo, osservo.
E scrivo.
Sto mettendo a punto un mio decalogo. Una serie di elementi che io stessa vorrei trovare in un articolo per programmare le mie vacanze, magari in moto. Scrivo immaginando che il lettore sia seduto accanto a me. E mi lascio guidare.
I giornalisti hanno immensamente bisogno dei propri lettori. Hanno la responsabilità di ascoltarli per comprendere dove c’è confusione e intervenire.
fonte ASSUNTA CORBO
Troverò un mio modo di raccontare un turismo costruttivo. Nel frattempo mi faccio un sacco di domande, per alcune trovo risposte nei tanti spunti formativi e nei momenti di confronto nel network, per altre mi metto in ascolto delle esigenze che emergono intorno a me.