Il borgo di Monterano era abitato già nell’età del bronzo. Si trova nel comune di Canale Monterano, tra le bellezze della Tuscia Romana.
Sono immersa nella Riserva Naturale Regionale Monterano. Un territorio di un fascino inaspettato che non somiglia a nessun’altro visitato fino ad ora.

Ovviamente sarà una delle mie prossime mete motociclistiche, ma nel frattempo mi lascio rapire da questo luogo avvolto dal silenzio e denso di storia.
Monterano visse un’epoca di grande fioritura artistica nel XVII secolo.
In quel periodo Gian Lorenzo Bernini fu incaricato, dai famigliari di Papa Clemente X, che acquistarono il borgo, di riqualificarlo per conferirgli il dovuto prestigio.

L’architetto realizzò quindi la chiesa, il convento e la fontana ottagonale di San Bonaventura e ristrutturò il Palazzo Ducale, con l’imponente fontana a scogli sormontata dalla statua del Leone.
Monterano divenne così una perla barocca con monumenti che fecero scuola.
Come raggiungerlo.
Il borgo abbandonato si trova poco distante dal nuovo abitato di Canale.
Per raggiungerlo occorre imboccare la strada che costeggia la chiesa del paese e seguire le indicazioni della segnaletica verticale.
Alla fine della strada, stretta e dissestata nell’ultimo tratto, si trova un ampio parcheggio, e da lì comincia lo spettacolo.
Passeggio per una decina di minuti e Monterano mi accoglie così.

Di notevole impatto la vista sull’acquedotto romano cinquecentesco, con le sue arcate imponenti.
Non ne ho mai visto uno da tanto vicino, e mi soffermo a riflettere su come i romani potessero realizzare un’opera così grandiosa, senza l’ausilio delle moderne strumentazioni.

Camminando ancora lungo il sentiero si sale verso la parte alta di Monterano e la vista d’insieme è bellissima.

Sulla collina i resti della chiesa e del convento di San Bonaventura, e di fronte la copia della bella fontana ottagonale (l’originale si trova in piazza del Campo a Canale).

Davvero suggestivo. Entrando all’interno della chiesa e del convento si può ammirare ciò che rimane dell’opera del Bernini, con alcuni particolari molto interessanti.
Ma le sorprese non sono finite.
Salendo ancora verso la parte più alta della città fantasma, mi trovo di fronte al Castello Altieri, le cui torri sono ancora ben conservate.

Sul prospetto del castello la bellissima fontana sui cui scogli il Bernini pose un maestoso leone, divenuto poi simbolo della attuale Canale Monterano, dove è possibile ammirare la statua originale all’interno del Municipio.

Accanto a Castello Altieri sorge la piccola Chiesa di San Rocco.
Della chiesa rimangono visibili la facciata, l’altare e l’abside. Sembra assurdo, ma entrando in ciò che resta di questo piccolo edificio religioso, si percepisce ancora una certa spiritualità.
Monterano è una di quelle mete a cui vale la pena dedicare una giornata.

Oltre al borgo abbandonato ci si possono godere in pieno relax i panorami, la bellissima natura, oppure passeggiare lungo i sentieri che partono dal parcheggio delle auto.