Contenuti multimediali di cui poter fruire durante la visita al Museo Dantesco

MUSEO DANTESCO DI RAVENNA, IN RICORDO DEL SOMMO POETA

Ho visitato il Museo Dantesco di Ravenna qualche anno fa e condivido volentieri i miei scatti, in questo anno dedicato al suo ricordo.

Il fulcro del Museo Dantesco è l’iconografia di Dante. Ma andiamo per ordine.


Ogni anno, la seconda domenica di settembre, a Ravenna, si celebra l’Annuale della morte di Dante. In tale occasione viene offerto l’olio per la lampada votiva per la tomba del Sommo Poeta.

Quest’anno ricorrono i 700 anni dalla su scomparsa (1321-2021). Le celebrazioni si svolgeranno durante l’anno, con il logo “7Ꝏ Viva Dante” che accompagnerà gli eventi in programma.


Io voglio celebrarlo raccontandovi di questo museo, situato a Ravenna, negli splendidi Chiostri Francescani Antichi.

Quest’anno compie 100 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta in occasione delle celebrazioni per il 600esimo dalla morte di Dante Alighieri.

Il Museo Dantesco è situato nei suggestivi Antichi Chiostri Francescani a Ravenna
I suggestivi Antichi Chiostri Francescani a Ravenna

All’interno degli ambienti espositivi è stato creato un itinerario che mette in evidenza come l’appartenenza alla città di Ravenna fosse molto sentita dal Poeta.

Fu proprio qui infatti che Dante, in esilio, trascorse l’ultimo periodo della sua vita.

La visita al Museo Dantesco.

L’approccio che sta alla base della sua realizzazione, ma anche il contesto in cui è situato, rendono questo museo assolutamente degno di una visita. Certo, non può vantare documenti di grande rilevanza storica riguardanti la sua opera, ma consente di approfondire alcuni aspetti relativi ad una delle figure più importanti della storia e della cultura italiana e internazionale.

Al suo interno sono stati creati degli spazi dove poter fruire di contenuti multimediali e installazioni, che rendono la visita molto piacevole e coinvolgente.

Gli ambienti, tre (Inferno, Purgatorio e Paradiso), offrono un bel viaggio nella Divina Commedia. Non il percorso che ci si aspetterebbe, ma grazie alla guida si scoprono particolari che probabilmente sono ignoti a molti.

La visita, specialmente in questa parte, cattura molto l’attenzione dei più piccoli, ma ammetto che anche io ho apprezzato questo approccio un po’ alternativo. Ho trovato interessanti le idee che sono alla base di questa modalità espositiva, dei punti di osservazione insoliti e mai scontati.

Più interessante per gli adulti è invece la parte dedicata alla ricostruzione del vero volto di Dante. Si possono osservare in questa sezione calchi, ritratti, audiovisivi e documenti che illustrano il percorso di studio sulla fisionomia del Poeta.

Di Dante Alighieri sono pervenuti a noi dipinti, sculture e schizzi, ma il tema di quale fosse la vera fisionomia del suo volto, è stato un tema molto dibattuto.

Come scrisse Giovanni Boccac­cio, nel suo prezioso “Trattatello in laude di Dante” del 1362:

Fu adunque questo nostro poeta di mediocre statura, e, poi che alla matura età fu perve­nuto, andò alquanto curvetto, e era il suo an­dare grave e mansueto, d’onestissimi panni sempre vestito, in quello abito che era alla sua maturità convenevole. Il suo volto fu lun­go, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso.

Nel Museo Dantesco sono appunto esposti i vari studi che hanno portato alla realizzazione della ricostruzione tridimensionale del volto di Dante, realizzata al termine del lungo studio delle varie tracce a disposizione, con l’ausilio dei più innovativi sistemi digitali.

Proseguendo, alcuni pannelli esplicativi, conducono il visitatore attraverso la vita di Dante. Sono presenti inoltre busti, dipinti, medaglie e varie edizioni della Divina commedia, tradotte in tutte le lingue.

Il Museo Dantesco è un’ottima opportunità per ripercorrere la vita, ma soprattutto l’Opera, del Poeta. La modalità di visita poi (meglio se guidata) è coinvolgente per i grandi ma fruibile anche dai bambini.

I chiostri.

Particolare fascino hanno avuto per me i chiostri del monastero francescano, abitati da due statue in ferro battuto dello scultore Augusto Bartolotti, raffiguranti San Francesco e Santa Chiara.

Passeggio in questo luogo di raccoglimento, e osservo come i giochi di archi e le ombre cambino dalle diverse prospettive. Un’emozione.


Ulteriori informazioni relative al museo e alle modalità di visita le trovate qui.
Se volete altri suggerimenti riguardo ai musei che si possono visitare con i bambini vi consiglio di leggere questo articolo.