Il parco mediceo di Pratolino, spesso chiamato Villa Demidoff, si estende su una superficie di 155 ettari a pochi chilometri da Firenze, in località Vaglia.
Il parco di Pratolino è stata una scoperta casuale. La SR65 l’ho percorsa più di una volta, soprattutto in moto: è la strada che da Firenze porta fino al Passo della Raticosa, uno dei passi più frequentati dai motociclisti.
Stavolta, attirata dalle macchine nel parcheggio, mi sono chiesta cosa ci fosse di interessente. E talvolta la curiosità porta a delle belle sorprese.

Mi inoltro lungo i viali di questo parco e mi trovo ad ammirare zone incolte con una vegetazione tipica della collina toscana alternate ad aree verdi curatissime con aiole e siepi. Questo posto è l’ideale per trascorrere momenti di puro relax sull’erba, all’ombra degli alberi secolari. La sua ampia estensione ne permette la godibilità anche nei periodi dell’anno in cui è più frequentato.

Un Diamante nel parco.
Entrata In questa splendida area verde, la prima cosa che ha attirato la mia attenzione è stata una sorta di palla sfaccettata, una struttura metallica composta da tanti elementi di vetro triangolari. Cosa ci fa un soggetto così moderno in una villa storica? Avvicinandomi ho scoperto che il nome di questa installazione è Diamante.
Si tratta di un prototipo, una mini-centrale elettrica. I pannelli fotovoltaici che sono posti sulla parte superiore della sfera assorbono la luce solare e la trasformano in energia elettrica. Un esempio di design al servizio della tecnologia.

Mi piacciono sempre queste sovrapposizioni tra storia e modernità, se fatte con gusto ovvio, e questa installazione non ha fatto eccezione.
Ma è la natura al parco mediceo di Pratolino, a farla da padrona.
In questo giardino, ho letto successivamente, che si possono riconoscere oltre 60 specie arboree ed arbustive. C’è anche un punto di partenza per osservare le varie specie, che si trova in corrispondenza del grande prato antistante la villa. Sono presenti abete bianco, ippocastano, platano, leccio, e anche molte essenze.

Anche la fauna che popola il parco di pratolino è di conseguenza molto variegata. Sono tante le specie che popolano il parco, tra cui lepri, scoiattoli, fagiani e altri animali. Non è difficile vederli quando il parco è meno frequentato oppure nelle prime ore del mattino e in tarda serata.
Villa Demidoff, fulcro del parco di Pratolino.
Fu opera del principe russo Pavel Demidoff, che nel 1872 acquistò la proprietà dagli eredi di Leopoldo II di Lorena, ultimo granduca. Trasformò l’edificio della Paggeria Medicea, che andò distrutta, nell’attuale Villa Demidoff.
La famiglia russa dei Demidoff ristrutturò quindi gli edifici principali trasferendovi la propria residenza e riportando il parco, ormai in condizioni critiche, a nuova vita.

Il Colosso dell’Appennino
E’ lui il protagonista, almeno per me. Una sorprendente statua, maestosa che sembra dominare le vaste aree circostanti.

Il Colosso dell’Appennino è una scultura del Giambologna che risale alla seconda metà del Cinquecento, alta più di dieci metri è inevitabilmente l’opera che più sorprende il visitatore durante la visita del parco mediceo. Un gigante di pietra così possente raffigurato in una posa pensante.
Lo scultore l’ha ricoperto da alghe e licheni, e l’acqua dal laghetto da cui sembra fuoriuscito sembra continui a colargli addosso. Questo gigante di pietra pare custodisse al proprio interno stanze e grotte misteriose e probabilmente, attraverso la bocca del serpente che tiene sotto la mano sinistra, fuoriusciva un flusso d’acqua che scendeva a raggiungere il laghetto sottostante. Era anche lui parte dei fantastici giochi d’acqua che in origine vivacizzavano tutti gli elementi del giardino.

Il Colosso dell’Appennino è uno degli elementi che faceva parte dell’antico Parco Mediceo, voluto da Francesco I, e diventato Patrimonio Unesco nel 2013.
La Cappella del Buontalenti.
Altro elemento di pregio in questo contesto naturale è la Cappella del Buontalenti. E’ l’edificio che meglio si è conservato e non ha subito trasformazioni dal 1580, anno della sua costruzione ad opera del Buonatalenti.
E’ a pianta esagonale ed è circondata da un loggiato sorretto da 15 colonne. Nei pressi della Cappella è sepolta l’ultima dei Demidoff, Maria.

La visita al Parco Mediceo di Pratolino è gratuita, per consultare la mappa e gli orari di apertura è possibile consultare questo sito.
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GALLERY – AL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO NATURA E STORIA SI INTRECCIANO